Berlino | Luisa Catucci Gallery PROJECT ROOM | 5 ottobre – 30 novembre 2018
“Tutto l’effimero è solo un Simbolo.
L’Inattuabile si compie qua.
Qui l’Ineffabile è Realtà.
Ci trae, superno verso l’Empireo
il Femineo eterno”.
W. Goethe: Faust II, Vers 12104 ff. / Coro Mistico – Versi di chiusura Faust II
Il tema sviluppato nelle opere dell’artista genovese Isabel Consigliere, che verranno presentate ad ottobre e novembre nella mostra SUBTILIA alla Luisa Catucci Gallery di Berlino – assegnata nell’ambito del premio Arteam Cup 2017 – è senza dubbio la sottile, e forse a volte inconscia, rappresentazione del femminino.
L’eterno femminino, quel favor Dei che ogni donna possiede in potenza, per dote, non semplicemente genetica, da non confondere con la femminilità, insieme delle ideali caratteristiche fisiche, psichiche e comportamentali giudicate da una specifica cultura associate alla donna, a distinguerla dall’uomo.
Nel guardare i lavori della Consigliere ci si sente accolti nell’intimo segreto dell’eterno femminino, che, come disse Rudolf Steiner rispetto ai versi di Goethe usati come incipit a questo testo: «qui non si intende il sesso femminile, ma quell’elemento profondo che l’umanità si raffigura come mistero del mondo (…) Non vuole affatto riferirsi a qualcosa di femminile in senso ordinario. Perciò possiamo effettivamente cercare questo eterno femminino sia nell’uomo che nella donna: l’eterno femminino che anela all’eterno mascolino nel cosmo per unirsi a lui, per divenire una cosa sola con il Divino spirituale che pervade il mondo, che agisce nel mondo, a cui Faust anela».
Discreto come una fanciulla dell’antichità portatrice del mistero femminino, il messaggio nei lavori di questa artista, non è mai gridato, palese, esuberante, né viene messo in evidenza in modo univoco, bensì si manifesta in maniera sottile, acuta e delicata, per gli occhi attenti di chi riesce a carpirlo. Le sculture con i semi di tarassaco della Consigliere nascono come lavori sulla protezione della intrinseca e profonda natura essenziale dell’essere.
Il seme di tarassaco rappresenta un involucro protettivo, morbido e caldo, ma al contempo immensamente fragile, che ci avvolge per cullare la delicatezza della nostra anima. È qualcosa di cui abbiamo bisogno, fondamentale e potente ma che, allo stesso tempo, è rapidamente corruttibile se non se ne prende consapevolezza. Analizzando specificatamente ognuna delle tre serie di lavori con semi di tarassaco della Consigliere, si parla di protezione della natura essenziale del genere umano nella serie Per La Sopravvivenza, dove oggetti simbolici legati all’immaginario dell’infanzia ricoperti di semi di tarassaco rappresentano ciò che siamo in realtà, il nostro io più profondo e prezioso, che merita preservazione e cura. Di protezione della natura essenziale del mondo naturale nella serie Requiem, dove Olmo e Biancospino centenari abbattuti da una mano ignorante vengono trasfigurati nella loro bara di cristallo da una coltre di semi di tarassaco.
Ed infine si parla di protezione dell’essenza vitale stessa, nella più recente delle serie della Consigliere con semi di tarassaco: Ex Semine. Allegoria manifestata dall’utilizzo della forma di uovo, nell’accezione di “uovo cosmico”, una delle più antiche rappresentazioni di energia vitale, armonia, conoscenza ed equilibrio, utilizzata nei secoli da mistici, scienziati ed artisti, basti pensare alla Pala di Brera di Piero della Francesca.
L’equilibrio ecologico, oltre quello spirituale e metafisico, è necessario per la corretta evoluzione dell’individuo come della società, ed il suo conseguimento è l’auspicio intrinseco in tutte e tre le serie di opere con tarassachi della Consigliere. Inoltre la pressoché totale assenza di colore trasporta le opere su un piano universale vicino al mondo onirico dell’inconscio, dove la comunicazione è più sottile ed il linguaggio è assonanza e affinità.
La serie di lavori della Consigliere intitolata Physis funge da ponte tra la sua mostra personale nella Project Room e la mostra al piano di sopra nelle sale della galleria, Imperceptible Echoes, anch’essa sviluppata intorno al tema del femminino cosmico, dove alla Consigliere vengono accostate le artiste spagnole Belen Ordovas, pittrice, e Irene Cruz, fotografa. Physis per i filosofi greci presocratici significava natura, intesa come realtà prima e fondamentale, principio e causa di tutte le cose. La Consigliere la intende anche come la nostra interiorità, la parte più recondita e delicata del nostro io. Il termina si arricchisce di varie accezioni nella terminologia filosofica e scientifica, intesa come forza della natura e divinità ordinatrice del Kosmos, ma comunque viene sentita come elemento femminile. Riprendendo l’iconografia cristiana di reliquiario, la Physis della Consigliere si presenta in forma di petali e fiori che sgorgano da feritoie in sezioni anatomiche, realizzate in cera d’api, a ricordarci che dietro alla violenza, al rumore, alla superficialità a cui ogni giorno ci adeguiamo, in noi scorre un’anima originaria, pura e potente. Un omaggio a quella parte di noi che ci rende capaci di sentire, creare, comprendere ed essere empatici.
L’utilizzo di soli materiali naturali, sapientemente trattati dall’artista per la conservazione, porta inoltre ad evidenziare la ovvia congiunzione della nostra Physis personale con quella del resto del Kosmos. Ancora una volta «l’eterno femminino che anela all’eterno mascolino nel cosmo per unirsi a lui, per divenire una cosa sola con il Divino spirituale che pervade il mondo, che agisce nel mondo, a cui Faust anela».
Isabel Consigliere. SUBTILIA
Premio Speciale Luisa Catucci Gallery assegnato nell’ambito di Arteam Cup
5 ottobre – 30 novembre 2018
Inaugurazione: 5 ottobre, ore 19-22
Luisa Catucci Gallery
PROJECT ROOM
Allerstr. 38, 12049 Berlin
U8 Leinestr. – Boddinstr